Sabato 20 aprile, l’intero pomeriggio è stato dedicato alla seconda edizione de Il mio posto nel mondo. Il Teatro Sociale si è messo di nuovo a disposizione, creando una serie di incontri, di giornate di lavoro e di coprogettazione insieme a diverse associazioni del terzo settore, grazie all’aiuto e al coordinamento di Csv Insubria – Centro di servizio per il Volontariato dell’Insubria.
Da questi tavoli di lavoro è nata con molto entusiasmo una seconda edizione di una giornata dedicata al settore del volontariato e di tutte le associazioni che abbiano a cuore l’interesse della comunità.
Anche la nostra associazione ha contribuito con la presenza attiva a questa iniziativa attraverso queste parole che esprimono il significato della nostra mission:
Buon pomeriggio a tutti,
ci siamo chiesti quale sia il nostro posto nel mondo? Ebbene sì, una domanda che spesso non ci poniamo in maniera così esplicita, ma alla quale attraverso le nostre azioni e scelte quotidiane diamo una risposta.
Il nostro posto nel mondo è senza dubbio dalla parte di coloro che vivono la fragilità (che appartiene a tutti noi in momenti diversi della propria vita) in maniera più intensa, con una maggiore sensibilità. È laddove il bisogno viene esternato nei modi più semplici ma allo stesso tempo complessi.
Il nostro posto nel mondo è lì dove arriva l’aiuto, il non giudizio e soprattutto l’ascolto, cosa che spesso ci fa rendere conto che abbiamo molto da imparare e da apprendere da coloro che vivono in prima linea le difficoltà di convivere con una malattia mentale.
Il nostro posto nel mondo è là, dove spesso i silenzi racchiudono delle riflessioni profonde, ricche di pensieri così sensibili e di una portata così alta che non tutti purtroppo sono in grado di cogliere, noi ci proviamo.
Il nostro posto nel mondo è cercare di creare un qualcosa che permetta ai ragazzi e alle loro famiglie di sperimentare cosa significhi ricevere una mano tesa, un ascolto profondo e un accoglienza non giudicante.
Per fare questo ci siamo posti delle domande negli anni; abbiamo pensato a quanto una persona con un disagio psichico possa essere un valore aggiunto alla società se solo si creassero le condizioni adatte.
A quanto sia importante il linguaggio utilizzato da tutti noi se solo ci facessimo più attenzione e ci mettessimo in una posizione di non giudizio.
A quanti stereotipi e preconcetti ci siano legati alla salute mentale.
E tu ci hai mai pensato? Hai mai pensato di poter essere un valore aggiunto facendo del volontariato?
Se sì, ti aspettiamo per avere altre informazioni e conoscerci da più vicino!
Grazie per la vostra attenzione