Come associazione vogliamo dedicare un piccolo, ma sincero omaggio ad un uomo che con il suoi umili, ma coraggiosi passi, ha calpestato la nostra stessa strada, ma l’ha resa un luogo impossibile da dimenticare per tutti noi. Pubblichiamo con orgoglio questa testimonianza di chi l’ha conosciuto molto da vicino.
Grazie Don Roberto, ci inchiniamo davanti a te
….Quante parole sono state impiegate per ricordare la figura di don Roberto. Tante. Per lui che le misurava, le parole, centellinava il suo dire arricchendolo di sorrisi larghi e sguardi profondi, forse adesso in Paradiso con Dio, ci guarda dall’alto e si rende conto di quanta tristezza ci affligge ma, anche di quanta riconoscenza abbiamo per tutto quello che ha fatto, donando la sua vita agli altri, fino all’ultimo respiro.
Quanta visibilità per un sacerdote che voleva rimanere sempre in secondo piano.
Non aveva organizzazioni particolari che lo sorreggessero nel suo agire, si muoveva subito quando qualcuno chiedeva aiuto. La porta della sua casa era sempre aperta a tutti. Morto. Ucciso in mezzo alla strada come l’ultimo dei malfattori, vicino alla sua chiesa, intanto che preparava le colazioni per i suoi assistiti: tutti gli ultimi della città.
Latte, pane, coperte, vestiti, di tutto si preoccupava per il singolo bisognoso.
La sua Panda, il suo amico e via nelle strade dove c’è sempre qualcuno che ha la necessità anche solo di una parola, una carezza, di un sorriso. Del suo sorriso.
Quando celebrava messa, alzava l’Ostia tanto in alto che pareva dovesse alzarsi anche lui, magnifica figura ascetica e unica, dall’altare chiedeva conferma per gli appuntamenti della parrocchia ai partecipanti dell’assemblea… e si divertiva.
Tanti ora lo piangono, chi lo ha conosciuto bene, chi solo lo incrociava per strada o chi ha letto del suo modo di vivere.
La pace era con lui, il Vescovo Cantoni ieri sera nel rosario a suffragio della sua anima ha detto:” Credo che don Roberto sia stato un prete felice, un Santo della porta accanto”, lui che era così umile
che non si rendeva nemmeno conto di quanto fosse grandioso quello che faceva tutti i giorni.
Auguriamoci che dal posto che sicuramente occupa da ieri nel Paradiso dei Giusti, aiuti tutta la sua città a non cadere preda di anacronistiche rivalse e strumentalizzazioni che mai avrebbe voluto.
Per il mondo del volontariato siamo convinti che don Roberto abbia rappresentato l’esempio da seguire: donare sempre a chi ne ha più bisogno e senza preoccuparsi di null’altro se non di chi è in
difficoltà e ci sta chiedendo aiuto.
Grazie per avere occupato un posto nelle nostre vite, grazie per tutti gli ultimi che hai aiutato, grazie
per noi che non ti dimenticheremo