Giornata Mondiale della Salute Mentale del 13 ottobre. Diario della ricorrenza
Mentre le campane della parrocchia di S. Stefano di Mariano suonavano per invitare i fedeli alla S. Messa, gli operatori e gli utenti erano già sulla piazza antistante la parrocchia, a salutarsi reciprocamente. Bello vederli lì tutti assieme…
La chiesa era stracolma. Il coro Schiacciavoci era posizionato accanto al coro della parrocchia. Don Luigi, il parroco, ha organizzato e celebrato una Messa, emotivamente molto sentita e partecipata, esprimendo parole appropriate alla ricorrenza e decisamente profonde.
I due gruppi corali hanno dato il meglio di sè. Il coro Schiacciavoci si è espresso in 4 canti. Le loro voci e la musica echeggiavano nella chiesa, suscitando emozioni nei presenti; una vera e profonda preghiera intima, personale e collettiva.
Il pomeriggio è stato altrettanto toccante. Dopo il saluto delle autorità rappresentate dal dr. Carlo Fraticelli ( direttore DSMD -Asst-Lariana) ed il vice Sindaco di Mariano, Andrea Ballabio, è salito sul palco un componente del gruppo musicale degli Alchechengi, al quale abbiamo chiesto di parlarci di loro, della loro storia, spiegarci la provenienza del nome del gruppo, ecc. La spiegazione è stata la seguente: il nome origina da una pianta orientale, le cui bacche, di colore arancione, hanno una forma molto caratteristica; sembrano piccole lanterne. Oltre ad essere buone, hanno proprietà nutrizionali e sono benefiche per la salute…
Il gruppo musicale, composto da numerosi componenti, si è presentato unito ed armonioso nella sua espressività. Oltre ai musicisti erano presenti anche cantanti e ballerini che “svolazzavano” tra gli spettatori, indossando maschere e rappresentando figure particolari ed originali.
La loro musica è stata decisamente penetrante nel tono, nel suono, molto coinvolgente sul piano emotivo, tanto che nessuno poteva rimanere insensibile all’atmosfera che si era venuta a creare. Un altro forte momento della giornata è stato quello relativo alla testimonianza di una madre. Le sue parole, espressione di sofferenza, risuonavano nella sala e dentro ad ognuno di noi presenti; non si sentiva volare una mosca. Un religioso e rispettoso silenzio ha accolto il suo racconto e la storia della sua famiglia. Diversi presenti si sono ritrovati in quella sofferenza, condividendo appieno ciò che stavano ascoltando. L’emozione era visibile anche nei volti di persone estranee a quei problemi. Alcuni di loro, avvicinandomi, mi hanno detto che stavano provando la stessa sofferenza, ansia, preoccupazione per il loro domani, chiedendomi: cosa possiamo o dobbiamo fare?
Il pomeriggio si è poi concluso con nuove canzoni da parte del gruppo musicale.
Che dire di più sulla giornata di domenica 13 ottobre? Credo semplicemente sia doveroso, per concludere, dire GRAZIE a tutti coloro che si sono impegnati ad organizzare tale ricorrenza e, soprattutto, nell’ESSERE fisicamente ed emotivamente presenti. Un GRAZIE, infine, a tutti coloro che hanno accolto il nostro invito ed hanno testimoniato con la loro presenza. Grazie a tutti.
I volontari Asvap 6
a seguire una raccolta fotografica